15.01.2015 Comunicato stampa
Il
Coordinamento Provinciale per la Sanità esprime la sua
contrarietà agli atteggiamenti recenti della Asl di Frosinone
verso gli organi di informazione. Manifesta la sua solidarietà e
il suo sostegno a tutti gli operatori dell’informazione
invitandoli a mantenere e consolidare autonomia e libertà.
Si ribadisce che bacchettare la stampa quando scrive ciò che non
è gradito, e pretendere di dare istruzioni a chi onestamente e
correttamente è coerente con la propria professione,
intelligenza e cultura democratica, è sempre segno di pericoloso
autoritarismo.
Gli organi di informazione non possono essere al servizio di
nessuno all’infuori dei cittadini cui si rivolge la loro opera.
Un ruolo di subordinazione infatti è proprio di coloro che hanno
rapporti o interessi diversi da quelli della comunità.
Ai proclami quasi quotidiani della Asl di Frosinone in cui si
asserisce che tutto funziona meravigliosamente nei servizi e
negli ospedali, corrisponde l’insoddisfazione , la sofferenza e
la giusta protesta della cittadinanza che ogni giorno si rivolge
alle strutture sanitarie pubbliche.
Infatti si assistite continuativamente a un abbassamento
mascherato da riorganizzazione dei livelli di qualità delle
prestazioni. Ad esempio si esalta la chirurgia minore, mentre da
oltre venti anni molti altri ospedali fuori Asl di Frosinone
praticano la chirurgia robotica. Quando mai questa arriverà,
visto il panorama, nella provincia di Frosinone?
Inoltre cosa dire del trasferimento della lungodegenza dallo
“Spaziani” al ” S. Benedetto” di Alatri, che era stato
rappresentato come chissà quale panacea per l’Ospedale del
capoluogo? Mentre la lungodegenza non ha fatto alcun salto di
qualità, al Pronto Soccorso dello Spaziani la situazione
continua caotica, con inutilizzo dei 18-20 posti letto liberati.
Come possiamo qualificare le chiusure per alcuni giorni degli
ambulatori della TAO, dell’ematologia ecc., del laboratorio
analisi di Frosinone durante il periodo natalizio? E come si può
valutare la riduzione del personale presso il servizio di
radiologia della Asl a Frosinone, dove oggi lavorano due persone
rispetto alle quattro del recente passato? Un servizio che
lavorava a ritmo pieno senza tempi di attesa. Oggi invece lavora
a scartamento ridotto con tempi di attesa di settimane; ciò
oggettivamente favorisce le strutture private convenzionate che
non hanno tempi di attesa. Tanto che qualche struttura privata
che lavorava a Roma ha trovato più conveniente trasferirsi a
Frosinone.
Sembra poi che la linea aziendale di riduzione forsennata degli
straordinari al personale superstite dopo il fiume di giusti
pensionamenti appaia come una pervicace volontà punitiva verso i
propri dipendenti, e quindi porterà al decadimento delle
prestazioni sia come quantità che come qualità. Conseguentemente
se ne avvantaggeranno i soggetti convenzionati privati, verso
cui non si ha notizia di una corretta e continua azione di
verifica e di controllo, per impedire il ripetersi di episodi
scandalosi come quelli del recentissimo passato.
Tutto questo complesso di cose ci ricorda quanto già avvenuto
per il servizio idrico integrato, un tempo correttamente gestito
dai comuni e oggi invece in mano ad Acea Ato 5 Spa. Ognuno
faccia le proprie considerazioni.
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